Pensieri urgenti

Nulla mi pare più contrario al mondo moderno di quella figura, di quel Cristo, mite nel cuore ma mai nella ragione; la figura del Cristo dovrebbe avere, alla fine, la stessa violenza di una resistenza, qualcosa che contraddica radicalmente la vita come si sta configurando all’uomo moderno: la sua grigia orgia di cinismo, ironia, brutalità pratica, compromesso, conformismo, glorificazione della propria identità nei connotati di massa, odio per ogni diversità, rancore teologico senza religione…

Pier Paolo Pasolini (1964, in occasione dell’uscita del film “Vangelo secondo Matteo”)

Io credo, lo credo profondamente, che il vero fascismo sia quello che i sociologhi hanno troppo bonariamente chiamato «la società dei consumi». Una definizione che sembra innocua, puramente indicativa. Ed invece no. Se uno osserva bene la realtà, e soprattutto se uno sa leggere intorno negli oggetti, nel paesaggio, nell’urbanistica e, soprattutto, negli uomini, vede che i risultati di questa spensierata società dei consumi sono i risultati di una dittatura, di un vero e proprio fascismo. […] Questo nuovo fascismo, questa società dei consumi, ha profondamente trasformato i giovani, li ha toccati nell’intimo, ha dato loro altri sentimenti, altri modi di pensare, di vivere, altri modelli culturali. Non si tratta più, come all’epoca mussoliniana, di una irreggimentazione superficiale, scenografica, ma di una irreggimentazione reale che ha rubato e cambiato loro l’anima. Il che significa, in definitiva, che questa «civiltà dei consumi» è una civiltà dittatoriale. Insomma se la parola fascismo significa la prepotenza del potere, la «società dei consumi» ha bene realizzato il fascismo.

Pier Paolo Pasolini   Scritti corsari 1974

Dovete abituarvi anche a questa atrocità del dubbio, a dibattere veramente i problemi, ma veramente, non formalmente, si applaudono sempre dei luoghi comuni, bisogna ragionare, non applaudire o disapprovare.

Pier Paolo Pasolini, in un incontro con i giovani della FCGI nel 1975

Di quale male sei guarito oggi?
A quale vizio hai opposto resistenza?
In che cosa sei diventato migliore?


Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa

Seneca, De Ira

Un Paese senza memoria è un Paese senza futuro

Louis Sepulveda (1949), scrittore cileno

Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica è di essere governato da esseri inferiori.

Platone, V sec. a.C.

Odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia.
L’indifferenza opera passivamente, ma opera…
degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare leggi che solo la
rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un
ammutinamento potrà rovesciare.
Tra l’assentesismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da nessun
controllo, tessono le tele della vita collettiva; e la massa ignora, perché
non se ne preoccupa…
L’indifferenza è il peso morto della storia.
E’ la palla di piombo per il novatore, è la massa inerte in cui affogano
spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia
città, e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi
guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li
decima e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica.

Antonio Gramsci, 1917

Quando incontro qualcuno non gli chiedo da dove viene. Non mi interessa.
decima e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica.
decima e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica.

Giovanni XXIII

Non si compie un’azione virtuosa in vista di un premio, il premio sta nell’averla compiuta.
La vita è come un racconto; importa non tanto la lunghezza, quanto il suo valore.
Ogni concessione al male è complicità con il male.
Che giovano a quell’uomo ottant’anni passati senza far niente? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita; né è morto tardi, ma ha impiegato molto tempo per morire

Lucio Anneo Seneca, I sec. d.C.

Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto. A questo patto l’umanità potrà dire di aver avuto in questo secolo un progresso morale parallelo e proporzionale al suo progresso tecnico.

don Lorenzo Milani,  Lettera ai giudici, 1965

Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice.

Albert Einstein

Ci sono due cose che non possono essere attaccate frontalmente: l’ignoranza e la ristrettezza mentale. Le si può soltanto scuotere con il semplice sviluppo delle qualità opposte. Non tollerano la discussione. 

Lord Emerich Edward Acton (1834-1902)

Forse la vera differenza non è tra credenti e non credenti, ma tra coloro che pensano e si interrogano e coloro che non pensano e non si interrogano più.

Norberto Bobbio, 1975

L’utopia è come l’orizzonte: cammino
due passi e si allontana di due passi.
Cammino dieci passi e si allontana di dieci passi.
E allora a cosa serve l’utopia?
A questo: serve per continuare a camminare.

E. Galeano

Quando dò ai poveri da mangiare, dicono che sono un bravo vescovo. Se chiedo perché i poveri non hanno da mangiare dicono che sono un comunista… Molti vorrebbero che il povero dicesse sempre: ‘È volontà di Dio’ che io viva così. Non è volontà di Dio che alcuni abbiano tutto e altri non abbiano nulla. Non può essere di Dio. Di Dio è la volontà che tutti i suoi figli siano felici.

Mons. Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, 1978

Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto. A questo patto l’umanità potrà dire di aver avuto in questo secolo un progresso morale parallelo e proporzionale al suo progresso tecnico.

don Lorenzo Milani,  Lettera ai giudici, 1965

Giovani, nei vostri occhi splende un lampo di quella vita italiana che fu e che sarà, ma che oggi si giace soffocata, segreta. Voi fratelli direte quando tornate in Italia, alle vostre madri, ai vostri parenti, agli amici che avete trovato fuori dall’Italia fra gl’Italiani quello che non avete potuto trovare in Italia. Un insegnamento fondato sull’amore, sulla riverenza alla patria, sull’adorazione della verità.

Giuseppe Mazzini, 1841

Vi sono momenti della storia, nei quali tutto quello che si può fare è tenere accesi piccoli fuochi nella notte, proteggendoli dalla tempesta e da chi li vuole spegnere a colpi di prepotenza, di avvocati e di leggi, perchè, a notte e bufera finite, il villaggio dovrà pur ricominciare a cuocere e scaldarsi.

Gilles Deleuze,  filosofo francese

La Speranza non nasce da una visione del mondo rassicurante e ottimista, bensì dalla lacerazione dell’esistenza vissuta e patita senza veli, che crea un’insopprimibile necessità di riscatto.

Claudio Magris, da Utopia e disincanto

Sperare in qualche cosa, significa innanzitutto aver presente uno stato finale che si considera buono, desiderabile, valido. L’autentica speranza inoltre, è legata ad un progetto, sottintende un’azione; essa dunque ha un senso pieno solo se si accompagna ad un impegno.

Evandro Agazzi, filosofo  da  L’uomo, i limiti, le speranze.

L’essenza dell’ottimismo
Non è guardare al di là della situazione presente,
ma è una forza vitale,
la forza di SPERARE quando gli altri si rassegnano;
è la forza di tener alta la testa quando sembra
che tutto fallisca;
è la forza di sopportare gli insuccessi,
una forza che non lascia mai il futuro
agli avversari,
ma lo rivendica per sé.

D. Bonhoeffer (carcere della Gestapo, Berlino, 1943)

La grandezza dell’uomo si misura in base a quel che cerca e all’insistenza con cui egli resta alla ricerca.

Heidegger

Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.

Albert Camus

Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.

Gandhi

La terra ha inventato la formula dell’acqua, combinando due parti di idrogeno con una di ossigeno. Due gas che, se accostati, esplodono, si sono ritrovati nella goccia, la materia prima della vita. L’acqua è il loro trattato di pace. Buffa e triste la presunzione di chi ne pretende il possesso, mettendo alle sorgenti il cartello di proprietà privata. Vorrebbe dimostrare diritto di possesso sulle nuvole, sulla neve, sulla pioggia.
Non vuole ammettere di essere uno sputo di passaggio, la creatura umana, ogni volta trasecola di fronte all’evidenza di essere una pulce ammaestrata. È mia, è mia, strepita come un bimbo con la palla. Invece niente è suo, niente dura nel pugno del possesso. Amo ogni forza che me lo ricorda, amo i vulcani e tutta la magnifica energia che costringe il ritorno all’umiltà.

Erri De Luca, 2010

Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,
bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.

Martin Luther King

Ogni situazione, buona o cattiva, può arricchire l’uomo di nuove prospettive. Se abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare, allora non siamo una generazione vitale.  Se noi salveremo solo i nostri corpi dai campi di prigionia, dovunque essi siano, sarà troppo poco. Non si tratta infatti di conservare questa vita a ogni costo, ma di come la si conserva.

Etty Hillesum (1914-1943), scrittrice ebrea vittima della persecuzione nazista

Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe.
Importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore.
Se giudichi le persone, non hai il tempo di amarle.
Non possiamo parlare finché non ascoltiamo. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà.

Madre Teresa di Calcutta

Qualunque sia la carriera che sceglierete, medico, avvocato, insegnante, permettetemi di proporvi una seconda vocazione. Diventate strenui difensori dei diritti umani. Fate che questo diventi parte centrale della vostra vita. Vi renderà migliori medici, migliori avvocati, migliori insegnanti.

Lanza del Vasto

Le vie della violenza: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza moralità, le scienze senza umanità, il Culto senza sacrificio, la politica senza principi.

Gandhi

Domani forse potremo sederci di fronte ai nostri figli e dir loro che siamo stati sconfitti.

Ma non potremo guardarli e dir loro che vivono così perché abbiamo rinunciato a lottare.

Gandhi

Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendermi e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Bertold Brecht

Essere tranquilli, gentili, pazienti, generosi, essere forti, coraggiosi, concentrati, determinati non dipende né dalla forma né dalla misura che si ha, non dipende dalla lingua che parliamo, né dal colore della nostra pelle né dalla nostra età ma dipende soltanto da quanto spazio aperto c’è in noi per accogliere la saggezza ed il buon cuore che ci offre la natura della Vita.

dal Progetto Didattico “Spazio al Silenzio”, di Dinajara Doju Freire

…Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’ingordigia, l’orgoglio, la vanità… Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i nostri figli ad essere onesti, non furbi. È il momento di uscire allo scoperto; è il momento di impegnarsi per i valori in cui si crede.
Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale, molto più che con nuove armi.

Tiziano Terzani, “Lettere contro la guerra”

Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.

Giordano Bruno, 1587

l’umanita’ ha bisogno di persone che testimonino la possibilita’ della fratellanza, in nome della conoscenza e della ricerca.
Sono realista, se volete pessimista per il presente, cio’ non toglie che bisogna testimoniare e gettare i semi per piante che fruttificheranno nel futuro. Non e’ possibile dire quando.
Ma e’ importante lasciare un segno, dire parole e formulare pensieri, vivere in una dimensione di segno opposto a quella dell’attuale imbecillita’. e soprattutto non scoraggiarsi.

Giordano Bruno, 1589

Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. 

Aldo Moro

Noi diciamo ai nostri compagni di fede religiosa: siate pienamente cristiani e sarete socialisti e anti-clericali. E ai nostri compagni di fede sociale: siate pienamente socialisti e sarete cristiani.

Ernesto Buonaiuti,  1908

Qui ad Atene noi facciamo così. Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi per questo è detto democrazia. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Ma in nessun caso si occupa delle pubbliche faccende per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così, ci è stato insegnato a rispettare i magistrati e c’è stato insegnato a rispettare le leggi, anche quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede soltanto nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso. La nostra città è aperta ed è per questo che noi non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo così.

Pericle, 450 a. C. circa

Democrazia: Sistema che ci garantisce che non siamo governati meglio di quanto ci meritiamo.

G.Bernard Shaw, XX secolo

Il politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alla prossima generazione.

Alcide De Gasperi

L’unica possibilità e la condizione pregiudiziale di una ricostruzione stanno proprio in questo: che una buona volta le persone coscienti e oneste si persuadano che non è conforme al vantaggio proprio, restare assenti dalla vita politica e lasciare quindi libero il campo alle rovinose esperienze dei disonesti e degli avventurieri.

Giuseppe Dossetti, marzo 1945

Non possiamo risolvere i problemi se non abbandoniamo il modo di pensare che li ha creati.

Albert Einstein

Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che all’interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.

  Indro Montanelli

Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell’Europa in stati nazionali sovrani.

Altiero Spinelli, Manifesto di Ventotene, giugno 1941

Chi guarda fisso verso le stelle non cambia idea.

 Leonardo Da Vinci

Il mio sogno è che i miei quattro bambini potranno vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.

Marthin Luther King

Non possiamo accantonare come obsoleti valori quale verità, giustizia e solidarietà, quando questi sono spesso gli unici baluardi che si ergono contro la brutalità del potere.

Aung San Suu Kyi

Non fate del bene se non avete la forza di sopportare l’ingratitudine.

Anassimandro, filosofo greco VI sec. a.C.

La Speranza non nasce da una visione del mondo rassicurante e ottimista, bensì dalla lacerazione dell’esistenza vissuta e patita senza veli, che crea un’insopprimibile necessità di riscatto.

Claudio Magris, da Utopia e disincanto

Chiunque studia, non la storia dei greci e dei romani come ci hanno insegnato a scuola, ma la storia della specie umana, sa che nei momenti critici della sua evoluzione all’improvviso, di fronte ad una sfida mortale, è emersa una risposta creativa. Allora, io sono sicuro che noi assisteremo a risposte creative straordinarie. Non lo dico facendo l’indovino, ma proprio facendo l’ascoltatore di ciò che batte nel cuore dell’umanità. Ne vedo i segni. Sono sostanzialmente ottimista, ma non volontaristicamente, perché sarei un malato di mente, ma il mio è un ottimismo “tragico”, che passa attraverso l’analisi razionale della realtà, che è un’analisi sconfortante. Però attraverso il cumulo delle foglie secche, io vedo qui una gemma verde, là una gemma verde e dico: non ci spaventiamo, c’è primavera. E parlo laicamente, non attingendo alla mia speranza teologale, che è un dono che non posso presupporre in tutti gli altri, ma è laica perché parte dall’analisi della ragione, di una ragione ispirata soltanto da questa apertura “etica” a tutte le culture e a tutte le attese del mondo.

 Ernesto Balducci, da “Un testimone del nostro tempo”

“La grandezza non consiste nell’essere questo o quello, ma nell’essere se stesso, e questo ciascuno lo può se vuole”.

Soren Kierkegaard

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita, che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura, permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

Erri De Luca, “ Il giorno prima della felicità”

Non si compie un’azione virtuosa in vista di un premio, il premio sta nell’averla compiuta.
La vita è come un racconto; importa non tanto la lunghezza, quanto il suo valore.
Ogni concessione al male è complicità con il male.

Che giovano a quell’uomo ottant’anni passati senza far niente? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita; né è morto tardi, ma ha impiegato molto tempo per morire.

Lucio Anneo Seneca,   I sec. d.C.

Se un uomo è gentile con uno straniero, mostra d’essere cittadino del mondo, e il cuor suo non è un’isola, staccata dalle altre, ma un continente che le riunisce.

Francesco Bacone

Gli italiani non hanno un senso di missione… di dignità d’uomini e cittadini… sono rimasti servi nell’anima, nell’intelletto e nelle abitudini, servi a ogni potere costituito, a ogni meschino calcolo d’egoismo, a ogni indegna paura… Rinati decrepiti, portiamo avvinta al piede l’antica catena, e nell’animo il solco di tutti vizi, di tutte le fiacchezze del secolo XVII.

Giuseppe Mazzini, da La questione morale  in  IL DOVERE,  3 marzo 1866

“Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male, è che gli uomini buoni non facciano niente”

Edmund Burke

Se il diritto all’esistenza è il primo inviolabile diritto d’ogni uomo, chi può comandare il sacrificio dell’esistenza di alcuni uomini per il miglioramento d’altri uomini? Lo comanderete in nome della Patria, della Società, della moltitudine dei vostri fratelli? Cos’é la Patria, per l’opinione della quale io parlo, se non quel luogo in cui i nostri diritti individuali sono più sicuri? Cos’é la Società, se non un convegno di uomini, i quali hanno pattuito di mettere la forca di molti in appoggio dei diritti di ciascuno?
E voi, dopo avere insegnato per cinquanta anni all’individuo che la Società é costituita per assicurargli l’esercizio dei suoi diritti, vorrete domandargli di sacrificarli tutti alla Società, di sottomettersi, occorrendo, a continue fatiche, alla prigione, all’esilio, per migliorarla?
Dopo avergli predicato per tutte le vie che lo scopo della vita é il benessere, vorrete a un tratto ordinargli di perdere il benessere e la vita stessa per liberare il proprio paese dallo straniero, o per procacciare condizioni migliori a una classe che non é la sua?

Giuseppe Mazzini, da  ” I doveri dell’uomo” 1860

La vita è una milizia (vivere militare est). Ai più coraggiosi, a quelli che primeggiano sono affidate le prove più rischiose, la fatiche più ardue. Sono loro stessi a volerlo. Ci sono quelli, invece, che si lasciano mollemente andare in uno stato di squallida inerzia, mentre gli altri si affaticano. Sono al sicuro, ma con disonore.

Lucio Anneo Seneca (I sec d. C.),  Ad Lucilium 96, 5

 “Chi ha la coscienza acuta non riesce più a tollerare un mondo dove i valori sono diventati soltanto crisalidi verbali a cui niente corrisponde. Si dice pace e si fa guerra; si dice giustizia e si fa ingiustizia; si dice libertà e si tessono le reti delle schiavitù di nuovo tipo..; si esaltano i valori della cultura, del pensiero, della libertà del confronto e noi vediamo come i mezzi di comunicazione scendono ad un mercimonio volgare dove si comprano e si vendono gli uomini e le donne per pura ragione di mercato. Siamo ad un basso livello”

Padre Ernesto Balducci, 1991

Da quando l’uomo non crede più all’inferno, ha trasformato la sua vita in qualcosa che somiglia all’inferno. Non può farne a meno.

Ennio Flaiano

Fu nell’adolescenza che sentii, con assoluta certezza, di non esser tanto chiamato ad agire, nella vita, quando ad esprimere. Ma con altrettanta certezza sentii che non avrei potuto esprimermi se non avessi avuto il coraggio di essere, anzitutto, nell’agire, un uomo comune che si guadagna il pane vendendo qualsiasi merce, all’infuori della poesia.
Chi è salito più in alto? 
Perché io voglio scendere, quanto è salito.
Povero e orfano di padre, la povertà mi aveva negato gli studi universitari. Ma ero terribilmente fiero della responsabilità della mia posizione di povero. Ritenevo che in una società savia, ogni uomo avrebbe dovuto iniziare la vita nella posizione di povero, per poter imparare ad essere giusto…
Posso chiedermi a volte se avessi il diritto di infliggere tante sofferenze ai miei cari; ma non mi pento, per quanto riguarda me, di aver accettato di essere un uomo comune, pur di conservarmi il rispetto della mia anima.
Gli uomini comuni me ne hanno ampiamente compensato, riconoscendomi, e facendomi compagnia ineffabile, attraverso tutti i casi della mia vita.

Piero Jahier,  poeta,  1960

La questione dei beni comuni è la cartina di tornasole dello stato di salute di una democrazia. Dove non c’è altra legge al di fuori di quella del mercato non c’è posto per i beni comuni, quei beni condivisi che appartengono all’umanità. (…) L’idea neoliberista che il movente essenziale dell’essere umano sia solo quello di massimizzare piaceri, comfort e proprietà, in una parola utilità, è ideologia pura, contraddetta dai fatti. L’homo non è solo oeconomicus e le relazioni tra individui non sono solo mercantili. (…) Oggi una delle reazioni alle diseguaglianze economiche è proprio quella di scambi gratuiti e di servizi pubblici. Ma solo la costruzione di una nuova etica può ren­dere possibile la società del Convivialismo. Una passione quasi religiosa, uno slancio delle coscienze come quelli che stavano dietro la nascita del liberalismo o del socialismo. Senza sogni collettivi e grandi ideali il nuovo non avanza.

Alain Caillé, fondatore, assieme a Serge Latouche, del MAUSS, il movimento antiutilitarista

L’amore per se stessi quando supera il limite diventa una perversa passione sia per chi ne è invaso sia soprattutto per gli altri che egli vuole render suoi soggetti, distruggendone l’indipendenza e trasformandola in amore verso di lui. Se l’uomo affetto da tale perversa passione si trova al vertice della società, gli effetti che ne derivano sono ancora più sconvolgenti poiché ogni equilibrio tra le varie istituzioni viene distrutto ed ogni libertà confiscata.

François de La Rochefoucauld, dalla prima delle sue «Maximes Morales», 1657

La questione che oggi abbiamo di fronte non è chi sta al potere, lassù in alto, né in che modo qualunque persona, gruppo o partito ottengono una posizione di potere, se per mezzo di elezioni o in qualunque altro modo. La questione poggia sulla natura stessa del sistema di potere nello Stato nazione come struttura di dominazione e controllo. «Non arrivare a innamorarsi del potere», ci ammoniva Foucault. Cadono in delirio, innamorati del potere, coloro che lo esercitano dopo averlo conquistato, ai vertici del Potere statale o nel più insignificante municipio. Perché alla fine dei conti il potere è una relazione, non una cosa che si possa distribuire, qualcosa che gli uni hanno e altri no, qualcosa che possa essere conquistato ed esercitato per scopi differenti, come uno strumento qualsiasi. Nel quadro dello Stato nazione, il potere esprime una relazione di dominazione e controllo, una relazione nella quale una delle parti domina e controlla l’altra parte per realizzare ciò che desidera, siano alti ideali o piccoli affari. Chi lotta per prendere il potere acquisisce il virus del dominio e del controllo e lo applica senza vergogna sui suoi stessi compagni di lotta.

Gustavo Esteva, allievo di Ivan Illich, studioso delle popolazioni indigene, 2009

Quando discuti con un avversario, prova a metterti nei suoi panni. Lo comprenderai meglio e forse finirai con l’accorgerti che ha un po’, o molto, di ragione. Ho seguito per qualche tempo questo consiglio dei saggi. Ma i panni dei miei avversari erano così sudici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire.

Antonio Gramsci, da  La nostra città futura. Scritti torinesi (1911-1922)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
sensati .
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivi richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

Pablo Neruda

Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà.

Aldo Moro

L’Italia vive a vari livelli economici, culturali, storici. Questa varietà di livelli si rifrange negli individui, facendone dei casi sempre in po’ impalpabili, sfuggenti, difficilmente definibili. D’altra parte ciò non li preserva dallo standard, dal conformismo, la standardizzazione si supera soltanto con la coscienza critica, con un alto, sviluppato, adulto, senso civile: e questo purtroppo non è il caso degli italiani, che sono dunque da una parte instabili, misteriosi, irrazionali – tendenti a sfuggire alle definizioni della media – d’altra parte sono elementarmente parificati e codificati, tendenti a rientrare sempre in un tipo medio meccanicamente fisso.

Pier Paolo Pasolini, 1971

Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.
Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.
Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c’è spazio da riempire.

Rabindranath Tagore

Se essi sono morti (Falcone, Borsellino) è perché noi tutti non siamo stati vivi: non abbiamo vigilato, non ci siamo scandalizzati dell’ingiustizia; non lo abbiamo fatto abbastanza, nelle professioni, nella vita civile, in quella politica, religiosa.

Giancarlo Caselli, giudice, 1994

C’è all’orizzonte un persecutore insidioso, un nemico che lusinga, non flagella la schiena, ma ci accarezza il ventre, non ci confisca i beni, ma ci fa ricchi; non ci imprigiona spingendoci verso la libertà, ma ci onora nel palazzo spingendoci alla schiavitù; non ci stringe i fianchi con catene, ma vuole il possesso del nostro cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro, il potere, il successo, i primi posti nella nostra società.

S.Ilario di Poitiers (Contra Costantium 5)   V sec.

Orson Wells (rivolgendosi ad un giornalista):  Lei non ha capito niente perché è un uomo medio. Lei sa cos’è un uomo medio? E’ un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista.

dal film LA RICOTTA (1964) di Pier Paolo Pasolini

Ho fatto il mestiere più antico del mondo… l’operaio, che vende il suo corpo da forza lavoro… Scrivere è stato e resta per me il contrario, il tempo festivo dentro una giornata di corpo venduto per salario. E’ stato il tempo salvato.

Erri De Luca

Il giorno più bello? Oggi
L’ostacolo più grande? La paura
La cosa più facile? Sbagliarsi
L’errore più grande? Rinunciare
La radice di tutti i mali? L’egoismo
La distrazione migliore? Il lavoro
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento
I migliori professionisti? I bambini
Il primo bisogno? Comunicare
La felicità più grande? Essere utili agli altri
Il mistero più grande? La morte
Il difetto peggiore? Il malumore
La persona più pericolosa? Quella che mente
Il sentimento più brutto? Il rancore
Il regalo più bello? Il perdono
Quello indispensabile? La famiglia
La rotta migliore? La via giusta
La sensazione più piacevole? La pace interiore
L’accoglienza migliore? Il sorriso
La miglior medicina? L’ottimismo
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto
La forza più grande? La fede
La cosa più bella del mondo? L’amore.